Fare click qui per conoscere i dati raccolti durante The Ocean Race 2022-23:
The Ocean Race è impegnata a fare tutto il possibile per sostenere e proteggere i mari. Un elemento importante è l'utilizzo della nostra regata, unica nel suo genere e che attraversa alcune delle zone più remote del pianeta, raramente accessibili alla ricerca scientifica, per raccogliere informazioni preziose sulla salute degli oceani. Non si tratta di qualcosa che possiamo fare da soli: il nostro programma scientifico a bordo si basa sui nostri straordinari team, che svolgono un ruolo fondamentale nel contribuire a migliorare la comprensione del mondo marino e delle minacce che deve affrontare.
I dati raccolti dai velisti forniscono alle principali organizzazioni scientifiche di tutto il mondo informazioni preziose, in tempo reale, che contribuiscono a delineare un quadro più accurato di ciò che sta accadendo all'oceano e dell'importante ruolo che esso svolge nel mantenimento di un pianeta sano.
Dove tutto ha avuto inizio
L'innovativo programma scientifico può essere fatto risalire all'edizione 2015 della regata, quando sono stati utilizzati dai team i galleggianti Argo (dispositivi di misurazione autonomi che effettuano cicli di 10 giorni fino a 2000 metri di profondità) per acquisire dati sull'oceano e fornire approfondimenti sui cambiamenti climatici.
Nell'edizione successiva della regata, nel 2017-18, abbiamo installato per la prima volta apparecchiature scientifiche a bordo delle imbarcazioni per misurare un numero maggiore di parametri, raccogliendo dati su due delle minacce più significative per l'oceano: il cambiamento climatico e l'inquinamento da microplastiche, oltre a raccogliere informazioni vitali per le previsioni meteorologiche globali. I dati, provenienti da 30 boe scientifiche, sono stati condivisi con il Global Drifter Program della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) per migliorare la comprensione scientifica della temperatura superficiale del mare, delle correnti oceaniche e del clima terrestre.
Due dei team hanno misurato i livelli di inquinamento da microplastica in oceano, rilevando la presenza di microplastiche anche nei luoghi più remoti - su 86 campioni d'acqua, ben il 93% conteneva microplastiche - mentre le apparecchiature di campionamento a bordo hanno fornito agli scienziati misurazioni dell'anidride carbonica (CO2), della temperatura superficiale del mare, della salinità e della clorofilla a.
I dati sono stati raccolti anche durante l'edizione inaugurale di The Ocean Race Europe nel 2021. Questa volta è stata effettuata un'analisi più approfondita delle microplastiche, che ha fornito informazioni significative sui livelli di fibre di plastica nelle acque europee.
The Ocean Race 2022-23
Questa edizione della regata prevede il nostro programma scientifico più ambizioso di sempre (e quello che riteniamo sia il programma scientifico più completo di qualsiasi altro evento sportivo al mondo). Durante la regata, lunga 32.000 miglia, saranno effettuate 4,3 milioni di misurazioni di indicatori oceanici essenziali e saranno raccolti più di 400 campioni di rifiuti marini. Le imbarcazioni rileveranno, per la prima volta, i livelli di ossigeno e di oligoelementi presenti nell'acqua; inoltre, in questa edizione i dati saranno trasmessi ai partner scientifici in modo più rapido, via satellite e raggiungeranno le organizzazioni in tempo reale. The Ocean Race contribuisce con i dati scientifici al progetto Ocean Decade Odyssey, che è uno dei progetti patrocinati dal Decennio delle Nazioni Unite per la Scienza degli Oceani (2021-2030).
Come vengono utilizzati i dati
Tutti i dati raccolti sono open-source e condivisi con i partner scientifici di The Ocean Race - organizzazioni di tutto il mondo che studiano l'impatto dell'attività umana sull'oceano. Da qui confluiscono nei rapporti che informano e influenzano i governi di tutto il mondo, compresi i documenti del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) e i database come l'Atlante dell'anidride carbonica oceanica di superficie, che riporta i dati per il Bilancio Globale del Carbonio, una valutazione annuale dell'anidride carbonica che determina gli obiettivi e le previsioni per la riduzione delle emissioni di carbonio.
Parte della raccolta dei dati (misurazioni effettuate dalle boe di superficie, dai galleggianti Argo e dalle stazioni meteorologiche di bordo) sostiene gli sforzi delle organizzazioni internazionali che collaborano nell'ambito del Global Ocean Observing System, una rete volta a migliorare la comprensione del nostro oceano.
Il nostro programma scientifico è gestito in collaborazione con istituti leader a livello mondiale, tra cui:
CIO-UNESCO / OceanOPS
GEOMAR - Centro Helmholtz per la ricerca oceanica di Kiel
Amministrazione Nazionale Oceanica e Atmosferica
Centro nazionale di oceanografia
Ifremer
Organizzazione meteorologica mondiale
Centro nazionale per la ricerca scientifica
Istituto Max Planck per la meteorologia
Università di Lleida
Meteo-Francia
Ufficio Metrico del Regno Unito
Università di Rhode Island
Abbiamo inoltre nominato dei consulenti per guidare il progetto e garantirne il rigore scientifico:
Dott.ssa Carlie Wiener - Schmidt Ocean Institute - Direttore della strategia di comunicazione e coinvolgimento
Martin Kramp - WM